La tassazione degli incaricati alla vendita diretta: quali aspetti fiscali?

Gli aspetti fiscali previsti dall’attività di vendita diretta  degli incaricati sono tra gli argomenti che ci troviamo a discutere ed analizzare più spesso in ambito Network Marketing.

Qui vogliamo dare le informazioni principali che caratterizzano la tassazione degli incaricati alla vendita diretta.

La legge che regola gli aspetti fiscali in merito è la N. 173 del 2005 (ex art. 25-bis del D.P.R. 29/09/73 nr. 600) e stabilisce in primis che la tassazione prevista per gli incaricati alle vendite sia del 17,94% su tutte le loro provvigioni. Nel dettaglio infatti tutte le provvigioni ricevute dall’incaricato vengono tassate con una ritenuta a titolo di imposta del 23% che a sua volta viene calcolata sul 78% delle totale percepito.

Per l’incaricato è importante sapere che in genere la ritenuta sarà versata dall’azienda e che l’importo che riceverà sarà già decurtato delle imposte. Inoltre le provvigioni percepite non saranno da inserire nella dichiarazione dei redditi perché la tassazione avviene a monte in quanto è l’azienda se ne è già assunta l’onere in fase di pagamento delle provvigioni.

Nel caso in cui l’incaricato superi i 5000 € netti di provvigioni pagate è obbligatoria l’apertura della partita IVA e l’iscrizione all’Inps come lavoratore autonomo (gestione separata) così come previsto dalla legge N. 335 del 1995.

Gli aspetti fiscali degli incaricati alla vendita prevedono ulteriori aspetti più specifici che devono comunque essere approfonditi ogni volta. Per questo, nella progettazione delle dinamiche fiscali all’interno del nostro software Bridge, ci avvaliamo del supporto e della collaborazione di Studio Consult, società specializzata nella consulenza fiscale in merito alla vendita diretta.